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Pareti divisorie per ufficio: fisse, in vetro, openspace o attrezzate?

pareti divisorie per ufficio in marmo
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Oggi più che mai gli arredi da ufficio devono essere pensati a dovere. Per garantire la giusta privacy, innanzi tutto, ma anche per offrire a chi lavora un ambiente sereno ed efficiente per ogni esigenza. Ad esempio, per le pareti divisorie per ufficio non esiste una regola base universale, perché ogni ambiente si differenzia in base alle caratteristiche architettoniche e alle esigenze personali! Ecco perché esistono diversi tipi di progettazione di queste pareti, che possono essere un semplice divisorio oppure una fonte di luce o ancora un luogo attrezzato da sfruttare.

Pareti fisse, in muratura o in vetro?

Nelle strutture grandi, nelle aziende che lo consentono, l’ideale è scegliere delle pareti divisorie da ufficio fisse. Una parete ferma, spessa, consente una privacy maggiore e un ambiente di lavoro sereno e personalizzabile al massimo, per chi lo abita. Se la stanza è già abbastanza luminosa, la parete può benissimo essere classica, in muratura, o in cartongesso per una struttura più leggera.

Una parete fissa in vetro, invece, è adatta ad ambienti poco luminosi o con poche fonti di luce naturale. In quel caso, il vetro consente a più uffici di godere della luce di un’unica finestra. Le pareti divisorie per ufficio in vetro, però, cancellano ogni tipo di privacy. Gli occhi del pubblico o dei colleghi saranno sempre puntati su di voi. Dunque bisogna coglierne vantaggi e svantaggi in modo consapevole.

pareti divisorie per ufficio in vetro

 

Pareti divisorie da ufficio in open space

Se si preferisce avere un ufficio ampio, unico, dove però ciascun dipendente abbia il proprio spazio privato si possono scegliere pareti divisorie da ufficio in versione open space. Non sono altro che i famosi “cubi”, ovvero piccole strutture separate tra loro che però si inseriscono nel panorama del salone unico in modo armonioso. Di solito queste pareti non arrivano fino al tetto, dunque non isolano del tutto dal rumore. Possono essere intere o in parte a vetrata, per consentire l’uso della luce naturale. Si applica questo tipo di pareti quando si tende ad avere tutto sotto controllo o a immediata disposizione, in un ambiente di lavoro dinamico.

Quando scegliere pareti divisorie attrezzate

Che siano ambienti chiusi o open space, quasi tutti gli uffici scelgono di avere pareti divisorie attrezzate. Ciò significa che ogni pannello non funge soltanto da divisorio ma contiene scaffali, sportelli, attacchi per strumentazione elettronica. A volte queste pareti attrezzate sono anche mobili, quindi si possono spostare o possono cambiare orientamento per garantire la trasformazione di ogni spazio in un comodo ufficio.

Oltre alla facilità di utilizzo, tra l’altro, oggi le pareti attrezzate sono anche molto belle esteticamente. Si adattano in modo armonioso alle esigenze di tutti gli ambienti e permettono di unire più soluzioni. Possono anche essere a vetri, in parte, così da consentire il passaggio della luce naturale. Possono sfruttare entrambi i lati del pannello per servire, ad esempio, due uffici allo stesso tempo. Una scelta che è quasi sempre la migliore e la più indovinata nelle questioni di arredamento da ufficio.

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